Le nostre pagelle di Verona-Inter, terminata 2-2. Gli uomini di Conte giocano una partita lenta e in difficoltà dall’inizio. Sotto 1-0, addirittura in vantaggio grazie alla doppietta di Candreva, poi raggiunti nel finale.
Handanovic 5: Posizionato male sul primo gol, preso colpevolmente sul suo palo, immobile nel secondo.
Godin 6: Primo tempo timido, ripresa in crescita. Mette lo zampino nell’azione del pareggio, e si fa valere nei contrasti.
De Vrij 6,5: Dirige la difesa, e non perde la bussola nei momenti peggiori.
Skriniar 5: Un pesce fuor d’acqua. Bevuto da Lazovic ad inizio gara, ed in difficoltà cronica per tutta la gara.
Gagliardini 6: Molta fisicità e un discreto filtro, ma poco altro.
Brozovic 6,5: Ordine e corsa al centrocampo. Non lucido come nelle migliori occasioni, ma sempre prezioso. (dal 68′ Vecino 5,5: Non riesce ad incidere )
Borja Valero 5,5: Non brilla dall’inizio, poi va via spegnendosi nel calo fisico della ripresa. (dal 88′ Eriksen SV)
Young 6,5: Tra i più propositivi e continui.
Candreva 6,5: Gioca un primo tempo da linciaggio, come spesso gli capita. Ignora i movimenti dei compagni, e prova sempre la soluzione personale. Bravo a farsi trovare nel posto giusto al momento giusto per il gol del pareggio, e poi è fortunato a pescare la deviazione che ha portato alla doppietta.
Lukaku 6,5: Fa reparto da solo, anche quando l’Inter gioca malissimo. Un suo palo propizia il gol del pareggio di Candreva. (dal 76′ Lautaro Martinez 5,5: Riesce a sciupare due palle da gol per puro egoismo. Annata terribile).
Sanchez 6,5: Alterna grandi giocate a momenti di buio, ma è uno dei migliori dei nerazzurri.
Conte 5: Evidentemente a mister Conte piace rivedere tante volte lo stesso film. Questa partita è la summa dei difetti e della sua presunzione. Stesso modulo, sempre e comunque, non importa se ci sono giocatori non adatti. Pressing a caso dall’inizio, ripresa con giocatori devastati. Cambi tardivi, e se possibili a cose già definitivamente compromesse. E anche oggi giocatori morti in mezzo al campo (alcuni di loro già ammoniti) abbandonati al loro destino. La cosa insopportabile è aver avuto la fortuna sfacciata di trovarci addirittura in vantaggio, quando potevamo tranquillamente essere sotto 2-0, e averla snobbata, lasciando in campo una squadra con la lingua di fuori. La paraculata imbarazzante di mettere a casaccio Eriksen a due minuti dalla fine, simultaneamente al pareggio degli scaligeri: una provincialità imbarazzante. Adesso l’Inter è quarta, con grande soddisfazione di tutti, e per sua fortuna il Napoli ha avuto un anno strano.
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