Kara(moh) Inter, bene ma non benissimo

Esultare tutti insieme: da quanto non accadeva? (foto: inter.it)

Il weekend appena trascorso ci ha lasciato in eredità la quinta vittoria su sei partite di campionato giocate, ed un nuovo probabile protagonista: Yann Karamoh. E’ però indubbio che quanto meno dalla gara contro il Crotone qualcosa si sia inceppato nel meccanismo che Luciano Spalletti sta cercando di oliare al meglio per riportare l’Inter dove le compete. Insomma, bene ma non benissimo.

Già la partita con la Spal aveva dato delle avvisaglie, soprattutto nel secondo tempo, ma le sfide a Crotone e Bologna, e parzialmente quella casalinga col Genoa, hanno certificato che qualcosa non va. La manovra risulta ancora troppo, troppo lenta e macchinosa, e sembra quasi che gli avversari abbiano ormai capito come arginare i tentativi offensivi nerazzurri già in fase di avvio azione: basta marcare attentamente Borja Valero e il gioco è fatto. La scelta di far partire l’azione dai difensori centrali, abolendo di fatto il lancio lungo (cosa sulla quale personalmente sono d’accordo) non può essere efficace se la palla gira con la lentezza che si è vista nelle ultime uscite, dato che la squadra avversaria ha tutto il tempo per sistemarsi e soffocare le poche fonti di gioco che presenta il nostro centrocampo (dannato 4-2-3-1!), poco aiutato anche dai limitati movimenti offensivi della punta (Icardi).

L’aspetto positivo per ora è però duplice: innanzitutto sembra che si sia ritrovata la solidità difensiva. Non casco nel gioco di elevare Handanovic a salvatore della patria: semplicemente il portiere, nelle POCHISSIME occasioni in cui viene chiamato in causa, si fa trovare sempre pronto, e questo è certamente un suo merito. Ma che non mi si dica che l’Inter concede caterve di palle gol agli avversari se non su qualche sporadica azione di contropiede, che ci sta di subire quando cerchi di controllare la gara come spesso accade ai nerazzurri.

D’altro canto sembra però che l’Inter abbia trovato un possibile jolly, quanto meno che renda sostituibile il solito Candreva durante la gara: Karamoh.

Al netto dei suoi problemi con l’ascensore, il giovane francesino all’esordio contro il Genoa ha mostrato di avere le palle e di possedere qualche buon colpo, senza necessariamente mostrare improbabili rabone a centrocampo o puttanate simili (immagino abbiate capito di chi si sta parlando). Certo nulla che lo possa far ergere a nuovo fenomeno del globo terraqueo, ma è pur sempre una soluzione sulla quale poter contare a gara in corso, così come Eder.

Chiosa finale sul modulo: come ho già scritto, dannato 4-2-3-1! Questa squadra, a mio parere, è costruita per giocare con il 4-3-3, sta a Spalletti convincersi della cosa e dare la svolta come fece Sarri in occasione della sua prima stagione napoletana (da 4-3-1-2 a 4-3-3, gioca male il Napoli ora no?). Anche perché in realtà manca un uomo che possa stabilmente occupare la posizione di trequartista. Joao Mario non è cosa, Brozovic è troppo discontinuo e l’adattamento di Candreva o Perisic avrebbe davvero poco senso. Quindi, perché insistere su un qualcosa di non praticabile?

Testa al Benevento dunque, ad oggi la peggior squadra d’Europa. Perdere preziosi punti contro i campani sarebbe delittuoso, non fosse altro che dopo la trasferta al Vigorito ci aspettano, nell’ordine, derby, Napoli e Sampdoria.

Paolo
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Paolo
Ho perso la testa per l’Inter, senza saperne il perché. Uno dei pochi ad aver comprato il libro di Mazzarri, abbagliato dalla bellezza del 3-5-2. Nel tempo libero tento di fare l’ingegnere, ma mi riesce meglio ubriacarmi di sport rigorosamente dal divano. Neuer è un modello.