Inter – Lione 1-0, Jovetic e Joao Mario decisivi

L’Inter gioca contro il Lione la sua prima partita di International Champions Cup, prendendo il posto del Milan. I nerazzurri hanno vinto 1-0, grazie al gol di Jovetic nella ripresa. Partita giocata su un campo a dir poco improponibile, e con condizioni climatiche impossibili, che può aiutarci a fare qualche considerazione sul lavoro svolto dall’Inter fin qui.

Cosa funziona – Nel primo tempo l’Inter ha tenuto bene il campo, pur senza pungere quasi mai. Miranda e Borja Valero sono sembrati in buona condizione. Lo spagnolo in particolare mette un po’ d’ordine e aiuta la difesa ad uscire palla al piede. La retroguardia sembra tornata abbastanza affidabile, e contiene bene la pressione degli esuberanti francesi. Nella ripresa Perisic e Jovetic hanno cambiato il volto della partita, e anche Gabriel Barbosa ha dato il suo contributo. Gabigol, seppur ancora fumoso e poco concreto, è comunque entrato in molte azioni ed è sembrato incidere più di Candreva. Questi cambiamenti hanno dato maggiore spazio a Joao Mario, che oltre all’assist a Jovetic è sembrato tra i più propositivi. Si è visto un pressing alto buono, in alcune occasioni vincente, da cui sono partite molte azioni d’attacco, compreso il gol. Kondogbia e Brozovic hanno aumentato la forza d’urto, specialmente il francese ha recuperato molti palloni a centrocampo. Il secondo tempo dell’Inter, come contro lo Schalke, ci è sembrato incoraggiante nel complesso, e dimostra la qualità del lavoro condotto da Spalletti.

Cosa non funziona ancora – Nella prima frazione il gioco offensivo latita, e si affida alle sole serpentine di Eder, che già non è che siano proprio il massimo. Pinamonti si impegna e lavora bene per la squadra, offrendo movimenti e sponde intelligenti, ma è poco supportato da Eder e Candreva per essere davvero temibile. Candreva in particolare è stato davvero di scarso aiuto, e la qualità delle sue giocate mediocre. Le cose, come detto, sono migliorate nella ripresa con il cambio degli esterni. Gagliardini è apparso davvero in pessima forma, quasi impresentabile. Skriniar è ancora difficile da valutare, ma è sembrato più legnoso di Murillo. Nagatomo meno drammatico del solito, ma comunque non è un giocatore all’altezza della situazione.

Manca ancora molta strada da fare – L’Inter è lungi dall’essere una squadra completa. Nonostante la discreta prestazione di oggi, salvo sorprese Jovetic non giocherà nell’Inter a fine estate, e oltre ad Icardi (ancora infortunato) mancano punte vere in rosa. L’arrivo di Vecino dovrebbe fornire più soluzioni a centrocampo, ma continua a mancare qualità sugli esterni sia in difesa che in attacco. In campo tutto sommato sembra esserci maggior ordine, e gli ultimi due secondi tempi sono di buon auspicio, ma ancora troppo poco per essere soddisfatti. C’è bisogno di togliersi molta zavorra di dosso, e attendiamo ancora l’arrivo di giocatori di qualità.

Mikhail
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Cintura nera di interismo da sempre, fonda Progetto Inter come angolo di sfogo, insieme al fratello Alessandro. Orfano di Christian Eriksen, ma sicuro che Inzaghi non possa mai essere più indisponente di Antonio Conte.