Con la vittoria contro il Sassuolo l’Inter porta a casa la decima vittoria consecutiva. Già, la decima, fa anche strano da scrivere.
Perché l’Inter non metteva in fila dieci vittorie dal 2007, lo scudetto dei record. Non ci eravamo nemmeno riusciti con Mourinho, e non eravamo certo una cattiva squadra. Sono praticamente quattordici anni che non avevamo questa andatura, fa riflettere. E non battevamo il Sassuolo in casa dal 2014.
Per essere ancora più chiari, nessuna squadra nella storia della Serie A aveva vinto le prime dieci partite del girone di ritorno. Questo girone di ritorno dell’Inter è già da record, e non sono dati messi qui a caso per fare confusione.
Nonostante le ultime tre vittorie contro Torino, Bologna e, appunto, Sassuolo siano arrivate a fatica, portano moltissime indicazioni positive.
In primo luogo, a nove giornate dalla fine, abbiamo la serenità di pensare con 11 punti di vantaggio (più uno per gli scontri diretti, riferendosi al Milan).
In secondo, abbiamo con ragionevole certezza la miglior difesa del campionato e la coppia d’attacco meglio assortita. Queste cose all’occorrenza tolgono molte castagne dal fuoco.
Lukaku trascina la squadra, fa gli strappi anche a fine partita, e Lautaro mostra progressi quasi ogni settimana, il suo lancio per il primo gol non è un caso. A tal proposito, nell’azione del primo gol toccano il pallone nove giocatori, solo la seconda rete nel derby è stata più strabiliante dal punto di vista del collettivo. Altro che catenaccio e contropiede.
Ieri il Sassuolo era decimato, e ha tenuto sempre il pallone, ed è vero, evidenziando però che non sapeva poi cosa farsene. Non è casuale che loro abbiano segnato mentre Skriniar era fuori dal campo. Del resto nemmeno noi eravamo al completo, viste le assenze di Bastoni, Brozovic e Perisic.
Alla prossima sarà Barella a star fuori per squalifica, e un po’ di riposo gli serve, come serviva a Brozovic, e forse servirebbe anche ad Eriksen. I nostri dopo i tre turni con le nazionali accusano un po’ di fatica, ma l’Inter può gestire la situazione.
Discorso a parte per Hakimi, davvero inguardabile ieri e con il Bologna, e l’approccio non entusiasmante di Sensi da subentrante.
Speriamo di continuare la striscia domenica. Ci sono tutte le condizioni per un finale davvero memorabile.
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