Le ultime tre apparizioni dell’Inter in Champions League sono terminate con altrettante eliminazioni rocambolesche ai gironi. Tutte decise all’ultima giornata, e che hanno visto i nerazzurri mancare l’appuntamento con gli ottavi per tre partite steccate in casa. Pareggio interno col PSV, la sconfitta interna con un Barcellona piena di rimpianti e ultima, ma non meno importante, il pareggio a reti bianche contro lo Shakhtar. Ironia della sorte, il girone di quest’anno è quasi identico a quello precedente. Facciamo un po’ il punto della situazione e vediamo com’è andata.
Real Madrid: Reduce da una stagione senza trofei ed estratta dalla seconda fascia. Non occorre essere fini conoscitori del calcio per sapere che si tratta dell’avversario più forte per l’Inter.
Complice un mercato pandemico che ha reso arduo fare grosse operazioni per molti club, si segnala l’acquisto di Alaba a parametro zero e della mezzala 18enne Camaviga dal Rennes. Ancelotti (che prende il posto di Zidane) potrà comunque contare sul ritorno dal prestito di giocatori del calibro di Bale (seppur nel punto più basso della carriera) e di Jovic. Il Real ha perso Sergio Ramos in scadenza (accasato al PSG, assieme a mezza Europa), Varane (Manchester United) e la giovane promessa Odegaard. Fin qui il Real Madrid ha disputato 3 partite di campionato, tutte in trasferta, e totalizzato 7 punti (pareggio con il Levante e vittoria con Betis e Alaves). La stagione scorsa ha visto comunque le merengues ottenere il secondo posto in campionato. In Champions si è arresa in semifinale al doppio confronto con il Chelsea.
Shakhtar Donetsk: Gli underdog, ovvero quella con le carte migliori per inserirsi nella lotta per gli ottavi. Sta diventando quasi un appuntamento fisso quello con gli ucraini. Affrontati e sconfitti due anni fa in semifinale di Europa League e successivamente ai gironi di Champions della scorsa stagione. Pescata in terza fascia, è la squadra che più di tutte ha lasciato rimpianti all’Inter lo scorso anno. Solo due pareggi a reti inviolate, che hanno di fatto relegato l’Inter all’ultimo posto del girone e permesso ai neroarancio di arrivare terzi.
Qualificati quest’anno grazie ai due turni preliminari ai danni del Genk e del Monaco, è una squadra più che abituata a questo tipo di partite. La scorsa stagione, però, ha regalato meno gioie delle ultime ai tifosi del solito. Secondo posto in campionato (dopo aver vinto gli ultimi 4), sconfitti ai quarti in coppa nazionale e anche il cammino in Europa League non è stato molto lungo. Superati i sedicesimi, sono stati regolati senza problemi dalla Roma agli ottavi (3-0 e 1-2 in favore dei giallorossi).
Come molti già sapranno, è De Zerbi ad aver preso il posto di Luis Castro alla guida della squadra. Con lui è arrivato Marlon dal Sassuolo, e come altri colpi si segnalano Lamina Traoré classe 2001 dall’Ajax e Pedrinho dal Benfica. Al momento è seconda in campionato dopo sei giornate, a pari merito con il Dnipro e a tre punti di distanza dalla Dinamo Kiev.
Sheriff Tiraspol: Il confine tra l’essere la squadra cenerentola del girone e la squadra materasso, è assai labile. Solo il tempo ci dirà se lo Sheriff è qualcuno con cui è meglio non scherzare, o il sacco da boxe destinato ad arrivare all’ultimo posto, come invece il rankig sembra suggerire. In campionato hanno ottenuto fin qui 9 punti in 4 partite.
Detentori del titolo nazionale da 6 anni consecutivi, nonché prima squadra moldava a qualificarsi alla fase a gironi della Champions. Già, non era mai avvenuto prima. Dopo tanti tentativi sfumati ai preliminari, lo Sheriff fin qui si è dovuto accontentare di fugaci apparizioni in Europa League terminate comunque ai gironi, l’ultima volta nel 2017-2018. Stavolta però le cose sono andate diversamente. Dopo aver eliminato il Teuta (campione d’Albania) l’Aleskert (campione d’Armenia), ha avuto la meglio sulle più quotate Stella Rossa e Dinamo Zagabria, riuscendo così a raggiungere la prima storica qualificazione.
Complice anche il trovarsi in prima fascia, è un girone che mette l’Inter nelle condizioni di favorita almeno per quanto riguarda la qualificazione. La storia ci insegna comunque che di eliminazioni clamorose lo sport ne è pieno. Il lignaggio da solo non basta per vincere le partite. Questo non darebbe comunque alibi ai nerazzurri. Per quanto si possa e si deve rispettare ogni avversario a questi livelli, un mancato arrivo agli ottavi non sarebbe in alcun modo giustificabile.
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