Un derby che sa tanto di déjà vu

Adriano - derby

Alzi la mano chi ancora non sta godendo per il derby di domenica, ancora nitido nella memoria del tifoso interista. E alzi la mano anche chi, magari solo per un attimo, non ha avuto una strana sensazione di déjà vu dopo aver visto il derby di Milano numero 219. Quello del Spalletti vs Montella, del -10 del Milan dopo otto giornate e della fame nerazzurra (a tal proposito abbiamo detto la nostra in questo editoriale).

Facciamo così, intanto riguardatevi gli highlight di domenica, che non fa sicuramente male. Anzi, riguardiamoceli, perché io della tripletta di Icardi non mi sono ancora stufato.

Sembrava l’ennesimo derby dalla vittoria solamente sfiorata, dei vantaggi e dei pareggi rocamboleschi, e invece Tagliavento (quello delle manette di Mourinho) ci dà un sacrosanto rigore al novantesimo. Una cosa che mai ci saremmo aspettati. Cuore in gola, Icardi prende la rincorsa ed è 3 a 2 dal dischetto. Uno di quei derby al cardiopalma che ti fanno venire i brividi e ti fanno andare via la voce. Milano ne ha visti di tanti così, e i due pareggi allo scadere dello scorso anno ne sono la testimonianza. Ma un 3 a 2 del genere, con un’altalena di gol così, con tante occasioni da entrambe le parti, beh, era da un po’ che non lo si vedeva.

LEGGI LE NOSTRE PAGELLE

Ma si diceva all’inizio: non vi sembra di averlo già vissuto un derby simile? Se proprio non vi viene in mente nulla guardatevi anche questi di highlight:

È la stagione 2005/2006, quella dello scandalo Calciopoli che vedrà la Juventus vincere (il corsivo non è casuale) lo scudetto, l’Inter la sua seconda Coppa Italia consecutiva e la Nazionale italiana trionfare ai Mondiali tedeschi. Inter e Milan si affrontano l’11 dicembre in un San Siro gelato ma tutto esaurito. È il derby della rincorsa alla Juventus di Capello, e dell’ennesima prova di forza fra le due anime di Milano, che in quegli anni raccolgono i più grandi giocatori del calcio europeo, come recitano le formazioni titolari di quella partita:

INTER (4-4-2)Julio Cesar; J.Zanetti, Cordoba, Samuel, Favalli; Figo (36′ st Burdisso), Veron, Cambiasso, Stankovic; Adriano, Martins (40′ st Cruz) 

MILAN (4-3-1-2)Dida; Stam, Nesta (9′ st Simic), Kaladze, Serginho; Gattuso (26′ st Jankulovski), Pirlo, Seedorf; Kakà; Shevchenko, Gilardino (30′ st Vieri)

Marcatori: Adriano (rig.) al 24′; Schevchenko (rig.) al 39′; Martins al 59′, Stam all’83’; Adriano al 90′ + 2′ 

Proprio come domenica sera, anche quel giorno l’Inter va in vantaggio con il suo attaccante simbolo: Adriano.

Adriano, con il 10 sulle spalle in grado di far sognare i tifosi nerazzurri ad ogni sua giocata. Al rigore del brasiliano risponde il rigore di Shevchenko, uno che di derby ne ha (purtroppo) sempre saputo molto. I nerazzurri tornano in vantaggio con Oba Oba Martins, che proprio in un derby (amarissimo) si fece conoscere al mondo con le sue capriole. E anche quella sera il Milan pareggia a dieci dalla fine, con un colosso di nome Jaap Stam a svettare e colpire di testa per un 2 a 2 lapidario. Ma proprio quando meno te lo aspetti arriva l’ex di turno a darti una mano: quel Bobo Vieri comunque amato che, nella sua prima da ex con la maglia rossonera, lascia colpevolmente solo Adriano per il 3 a 2 finale al novantesimo inoltrato.

Ma quell’11 dicembre non era solo il derby dei grandi campioni. Era anche il derby di una vittoria che l’Inter aspettava dal 2002, del sorpasso della banda di Mancini su quella di Ancelotti, di Stankovic che prega quasi in ginocchio sul rigore dell’Imperatore Adriano. Ma anche e soprattutto il derby di Martina Maestri da bordocampo.

Adriano si toglie la maglia e la fa sventolare, e su quest’immagine subito si torna all’attualità, con Maurito che se la sfila mostrandola allo stadio e al mondo intero. Come a voler dire: io la butto dentro, basta che me la passate. Proprio come quando scendeva in campo Adriano e a Milano dicevano: el segna sempre lù.

 

 

E mentre ancora davanti agli occhi abbiamo l’immagine di mister Spalletti che esulta adrenalinico, oggi come allora ci godiamo questa vittoria, nella speranza di poter vivere molti altri di questi piacevoli déjà vu. In pieno stile Pazza Inter.

giulma
Latest posts by giulma (see all)

About the Author

giulma
Interista a otto anni grazie a un doppio passo del Fenomeno, visto per caso in televisione. Le lacrime di amarezza del 5 maggio hanno scavato solchi, colmati dalle lacrime di gioia per un Triplete festeggiato il giorno di uno straordinario ventesimo compleanno. Innamorato dei colori nerazzurri e di Javier Zanetti.