Nella serata degli addii (Carrizo, Palacio e non solo) arrivano anche altri tre punti che non servono a niente, e che da San Siro mancavano dal 7 a 1 rifilato all’Atalanta di Gasperini il 12 marzo. L’Inter stende l’Udinese per 5 a 2, ma è una vittoria che dà la stessa soddisfazione di una partita estiva, di esultare stasera non ce n’è motivo, a parte la fine della stagione.
Carrizo 5,5: La sua ultima serata da portiere nerazzurro, secondo portiere poco affidabile tra i pali quanto nel gioco coi piedi (stasera l’ha dimostrato una volta di più). Nei gol non ha colpe, sulla sua permanenza all’Inter in questi anni nemmeno.
D’Ambrosio 6: Dall’essere una riserva si è fatto strada a colpi di impegno e ad oggi è diventato un punto fisso della difesa. Sarà strano, ma è così.
Andreolli 6,5: Merita la fascia da capitano per la correttezza dimostrata come professionista, e certo non è tra i responsabili per la stagione disgraziata.
Medel 6: Gioca solo nel primo tempo e non ha molto lavoro da sbrigare. (Dal 46′ Nagatomo 6: Entra sul 3 a 0, a tavola apparecchiata.)
Santon 6: Bello lo spunto per la prima rete nerazzurra. (Dal 71′ Sainsbury 6: Giusto che sia stata data anche a lui la possibilità di giocare con la maglia dell’Inter, per almeno una sera. Trova anche il tempo di farsi ammonire.)
Gagliardini 6,5: Si è ripreso quando purtroppo la stagione non aveva più senso.
Kondogbia 6,5: Torna dopo la squalifica rimediata contro il Genoa, e fa sentire la sua presenza a centrocampo.
Brozovic 6: Bravo per il gol, ma è un po’ tardi per cercare applausi, dopo quanto combinato negli ultimi mesi. Il rigore procurato alla Samp e altri atteggiamenti, restano impressi.
Perisic 7,5: La frase che gli rivolge Vecchi è emblematica, è una partita che ha il sapore d’addio anche per lui. E rimpiazzarlo non sarà affatto semplice. (Dal 56′ Palacio 7: È quasi un voto alla carriera, frutto dei primi anni in cui è stato trascinatore dell’attacco, e poi l’impegno e l’intelligenza hanno supplito all’assenza di spunto e rapidità dei giorni migliori. Meriterebbe il gol, ma colpisce un palo. Impossibile non ringraziarlo per quanto fatto in questi anni, ma è giusto che la sua esperienza in nerazzurro termini qui. In bocca al lupo, Rodrigo!)
Candreva 5,5: Pur giocando contro un avversario palesemente sbracato, non riesce a incidere.
Eder 7: Partita che non conta nulla, quindi anche i gol realizzati sono più utili per la statistica o per il conteggio personale, piuttosto che alla squadra. Ormai ci siamo abituati.
Vecchi 6: Ha svolto il ruolo di traghettatore due volte nello stesso anno, è ormai l’erede di Castellini. Nulla di personale ma, speriamo di poter completare una stagione senza altri valzer continui in panchina l’anno prossimo.
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