L’Inter esce di scena ai gironi dopo una prestazione comunque generosa, ecco le nostre pagelle:
Handanovic 5,5: Subisce due gol in cui non gli si può muovere molto, è attento nelle altre occasioni.
Godin 5,5: L’errore di valutazione nel primo gol ne condiziona il giudizio, dato che il secondo tempo non è stato negativo.
De Vrij 6: Partita sottotono rispetto alle altre precedenti.
Skriniar 6,5: Il migliore del trio difensivo.
D’Ambrosio 6: Davanti alla porta ha qualcosa da farsi perdonare nel primo tempo, compensa con la generosità. (Dal 75′ Politano 5: È una bella notizia aver recuperato qualcuno, è una notizia un po’ meno bella che ci si intestardisca con dribbling e con futili giocate individuali che danno solo la possibilità agli spagnoli di non correre rischi in difesa.)
Brozovic 5,5: Parte bene ma nel secondo tempo si spegne con l’incidere della gara e perde lucidità in un paio di occasioni.
Vecino 5: Si nota poco e quelle poche volte non è per qualcosa di positivo.
Valero 5,5: Dà il massimo, tra gli interni di centrocampo è anche quello che se la cava meglio, al netto di tutto, ma per una serie di ragioni è un’arma spuntata. (Dal 77′ Esposito SV)
Biraghi 5,5: Impegno sì, sostanza poca. Cerca di aiutare la squadra in entrambe le fasi, ma il suo apporto è confusionario. (Dal 69 Lazaro 5: Se chi esce non ha impressionato, chi entra fa di certo peggio. Ingresso intimorito e per nulla d’aiuto alla manovra.)
Lautaro Martinez 7,5: Enorme, oggi in particolare dato l’assenza di altri attorno a lui in grado di contendergli la scena. È un costante pericolo per la retroguardia blaugrana per tutti i 90′.
Lukaku 5,5: Trova il gol grazie anche all’aiuto di una deviazione, ma ha altre occasioni che gli capitano nel secondo tempo che avrebbe dovuto capitalizzare e che di fatto condannano la squadra. Si perde in undici e si vince alla stessa maniera, ma alla fine quegli errori hanno inciso.
Conte 6,5: Girone iniziato in salita con il pareggio interno contro i cechi dello Slavia e culminato con una sconfitta interna. Date le assenze e il livello degli avversari, vanno riconosciute le attenuanti alla squadra che come l’anno scorso è andata vicinissimo alla qualificazione agli ottavi, senza tuttavia arrivarci.
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