Basta piagnistei e tragedie, per ora non servono

L’Inter soffre ma vince 1-2 a Benvento. Abbiamo fatto una bella partita? No. Giocare meglio ci avrebbe dato più punti? No. E allora ?

Quando certe squadre vincono facendo schifo contro le piccole, si dice che sono grandi squadre. Se lo fa l’Inter, si dice sempre che ha un gran culo, o addirittura che ruba. Intendiamoci, l’Inter ieri ha davvero fatto una brutta partita, come testimoniato dalle nostre poco lusinghiere pagelle. Abbiamo corso poco e male, concesso contropiedi e errori da partita già vinta. Forse aver fatto due gol troppo presto ci ha spento, e Spalletti dovrà lavorare sul lato mentale, ma l’Inter c’è, eccome. Preoccupa la fascia sinistra, che tra Nagatomo e Dalbert balla troppo, e Miranda che sente troppo il peso dell’età, ma non ha alternative credibili in panchina. Potremmo dire che siamo incoraggiati dalla doppietta di Brozovic, ma dovrà fare ben altro per guadagnarsi la nostra fiducia. Tra conferme e passi indietro, l’Inter resiste e continua a vincere. Certo, anche il Mancini Bis iniziò benissimo e finì malissimo, ma le premesse qui sono diverse. Questa Inter è più compatta, attacca più di una o due volte a partita (ed è bene ricordarsi di questa cosa), e anche se concede di più da l’impressione di poter sempre segnare. Il Mancini Bis no, non ha dato mai quest’impressione, anche nei momenti più fortunati.

Un inizio di campionato con così tanti punti non si vedeva dall’Inter 2002-03 di Cuper. Forse sarebbe ora di smettere di fare tragedie e piangerci addosso.

Fino ad ora c’è andato tutto bene, e non abbiamo rubato nulla, eppure si sentono troppi mugugni tra noi interisti. In altre parole: se piangiamo ora che le vinciamo quasi tutte, quando inizieremo a perdere che faremo? Ci impiccheremo? Su con la vita! Gli avversari forti iniziano ora, e siamo stati fortunati a fare il rodaggio con squadre mediocri, perchè un calendario più duro poteva farci male. Non dimentichiamo però la vittoria a Roma, che è una cosa più seria di quanto si creda. Adesso c’è il derby, e poi la complicatissima trasferta di Napoli. Trovarsi un Milan così ferito, con evidenti problemi di spogliatoio (la disputa tra Locatelli e Bonucci è musica per le nostre orecchie), non sarà affatto una passeggiata. La trasferta a Napoli non ha bisogno di presentazioni, non vinciamo in campionato dall’anno di Ronaldo, 1997-98, e da allora ne è passata di acqua sotto i ponti.

 

Mikhail
Latest posts by Mikhail (see all)

About the Author

Mikhail
Cintura nera di interismo da sempre, fonda Progetto Inter come angolo di sfogo, insieme al fratello Alessandro. Orfano di Christian Eriksen, ma sicuro che Inzaghi non possa mai essere più indisponente di Antonio Conte.